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Biologia molecolare e genetica dei tumori della tiroide

Tipologia
Ricerca clinica e traslazionale
Responsabile

Partecipanti al progetto

Descrizione del progetto

Responsabile ScientificoProf Fabio Orlandi

Nell’ambito della patologia endocrina, l’argomento principale di ricerca cui la SCDU di Medicina Interna, Presidio Sanitario Gradenigo, si è prevalentemente dedicata nel corso degli anni è sostanzialmente rappresentata dai tumori maligni della tiroide. In particolare si è occupata della caratterizzazione molecolare e strutturale del fenotipo adesivo delle cellule tiroidee sane e neoplastiche (membrana basale, giunzioni cellulari, molecole di adesione cellulare) e dell’identificazione di marcatori molecolari specifici di neoplasia maligna tiroidea (caderine, integrine, galectina-3), utilizzabili nella pratica clinica ed in grado di ottimizzare la diagnosi differenziale preoperatoria dei noduli tiroidei. Inoltre, si occupa di identificare processi molecolari peculiari che sottendono la formazione delle cellule neoplastiche tiroidee.

Dal 2011 le risorse della SCDU di Medicina Interna si sono concentrate anche su un nuovo e attraente filone di ricerca riguardante l'identificazione e la caratterizzazione molecolare e genica di cellule tiroidee tumorali circolanti (CTC), cellule rilasciate in circolo sia dai tumori epiteliali primari che dalle lesioni secondarie e responsabili della loro localizzazione a distanza, mediante tecniche di biologia molecolare e citofluorimetriche (citofluorimetria a flusso, Veridex Cell Search System) di pazienti affetti da tumore tiroideo, di origine follicolo-epiteliale e dalle cellule C, a scopo diagnostico, terapeutico e di follow-up.

In particolare, un recente nostro studio pilota condotto su 22 pazienti con carcinoma tiroideo, precedentemente tiroidectomizzati e sottoposti a terapia radiometabolica con 131-I, di cui 17 con peristenza/recidiva di malattia e 5 in remissione clinica da almeno 3 anni e su 5 soggetti volontari sani, ha dimostrato la presenza di CTCs tiroidee in circa il 65% dei pazienti con persistenza/recidiva di malattia neoplastica indipendentemente dalla positività degli anticorpi anti-tireoglobulina e dall'istotipo, mentre in nessun caso dei pazienti in remissione clinica o dei soggetti volontari sani sono state individuate CTCs tiroidee. Partendo da questi presupposti, i nostri obiettivi sono quelli di identificare, mediante la ricerca delle CTC tiroidee, i pazienti ad elevato potenziale di metastatizzazione e di studiare gli aspetti fenotipici e genetici delle CTC tiroidee. Le ricadute attese di questo studio sono la più accurata pianificazione delle strategie di follow-up in pazienti a più elevato rischio di progressione e, l’identificazione di substrati molecolari specifici e selettivi per la personalizzazione di specifiche targeted therapies in pazienti con malattia avanzata non operabile.

Ulteriore linea di ricerca si è anche focalizzata sulle lesioni paratiroidee neoplastiche e non, sempre nell’ottica d’identificare marcatori immunoistochimici o molecolari in grado di aumentare la sensibilità e la specificità diagnostica delle lesioni maligne al fine di migliorare le aspettative di vita dei pazienti affetti da carcinoma paratiroideo attraverso l’ottimizzazione delle strategie terapeutico-chirurgiche.

Ultimo aggiornamento: 08/05/2015 15:45
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